ANNIVERSARIO

Quattordici anni fa, ho conosciuto Rita…e come dice sempre lei, forse era troppo buio e qualcosa c’è sfuggito. Come potrete ben vedere, non c’era una grande illuminazione visto che eravamo nel fondo di una grotta. Ciao belli!

 

 

BATTESIMO della mia nipotina

Immagino che poco importi al gentile pubblico… che io sia di nuovo ZIO.
Il fatto è che viviamo troppo velocemente qualsiasi cosa, dimenticando i momenti più significativi. Per fortuna c’è chi me li ricorda.
“Dai, lo so che ti fa piacere disegnare il biglietto per tua nipote!”
E siccome mi presto a qualsiasi genere di cosa, eccoti qua l’ennesimo lavoro obbligato
e non remunerato, ma ora si fa come piace a me! Io non sono molto per il classico ed invento un’illustrazioncina carina… Ma poi giudicate voi.

 

SPELEODIVERSITY – 13° Congresso Nazionale di Speleologia Svizzero

Dal 29 settembre al 1 ottobre 2012 si svolgerà a Muotathal, in Svizzera,
il 13° Congresso Nazionale di Speleologia intitolato SPELEODIVERSITY

Nel 2010 mi è stato chiesta la progettazione di un immagine che potesse racchiudere in se il tema di Speleodiversità, che fosse simbolo di SPELEODIVERSITY.
L’idea è piaciuta e l’omino baffuto, disegnato come uno dei tanti graffiti sulla parete di una caverna, è divenuto il simbolo, assieme ad altri stereotipi dell’archeo-speleologia mondiale, dell’evento tanto atteso.
Verso febbraio del 2012 ho dovuto apportare una profonda modifica:
e così l’omino baffuto e capelluto ha finalmente mostrato i suoi occhioni azzurri (nella prima versione aveva gli occhi coperti dai capelli).

Questo è il programma… se riuscite a leggerlo!

PROGRAMMA SPELEODIVERSITY

DONNA A CAVALLO

29 agosto 2012 – Si tratta della mia prima seria scultura di sabbia di quest’anno. Ho dovuto interromperla perché, grazie a Dio, ho avuto tanti visitatori interessati e appassionati. Io lavoro sempre nei momenti in cui c’è poca gente.

La scultura era nell’aria, anche un po’ preparata, per assimilare la forma, ma non aveva ancora incontrato il mare…e l’ora giusta… Sai, ci vuole un prepotente desiderio, perché è un lavoro che si fa soprattutto su di se, sulla propria pelle… E’ un affidarsi…un incontro con l’anima della materia da plasmare…è osservare la Natura delle cose, perché è lei che decide l’esito, che detta le regole…noi, appunto, possiamo solo affidarci, prestare le nostre mani per scovarne il mistero profondo.

Assaporare l’attimo della creazione attraverso le mani,
è confermare l’Amore che ha creato questo mondo.

Credo che, ormai, la scultura, non esista già più… o forse si.
A volte è durata giorni. E’ importante la scelta delle spiagge e questa tra Grottammare e Cupra Marittima è molto tranquilla.

La sabbia è, l’elemento per eccellenza, simbolo di caducità.
Il mare è simbolo di cambiamento, trasformazione, riflusso della storia:
sedimentazione di tutto ciò che noi calpestiamo, coltiviamo; tutto ciò su cui costruiamo la nostra casa, su cui crescono i nostri boschi; tutto ciò che ci permette di vivere e ringraziare.

Le cose di sabbia si dissolvono e così noi, ma, io penso che tutto ciò che noi facciamo nella vita, abbia un anima propria, come figli.

Non saranno tutti tesori inestimabili, ma tentativi – a volte maldestri e incomprensibili, a volte geniali ed esemplari – di dare una risposta alla nostra inesauribile domanda di Felicità.

 

Presentazione alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto

Al Festival “Musica e Liuteria” la presentazione del libro

 La sera del 20 agosto, alle ore 21,30 presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, con il coordinamento dello storico e critico musicale Dr. Claudio Giovalè, è stato presentato il libro “I Musicisti Piceni tra il XVIII e il XXI secolo”, scritto da Marco Pietrzela.

Il volume, uscito a maggio 2012 per Capponi Editore, è il 1° volume della collana “I Musicisti Piceni tra il XVIII e il XXI secolo”.

che sono nati o comunque vissuti nel Piceno quali Lazzari, Moderati, Lozzi, Tebaldini, Pasqualini, Fabiani, Clementoni, Allevi e altri ancora.

L’autore, Marco Pietrzela, è un flautista e compositore di Ascoli Piceno, che ha frequentato l’Istituto Musicale “G. Spontini” per poi diplomarsi al Conservatorio di Pescara.

Nella prefazione dello stesso autore leggiamo il senso e gli obiettivi del lavoro:

L’obiettivo, alquanto ambizioso, è quello di ridare luce all’attività musicale del passato e di valorizzare tutti i musicisti, compositori, cantanti lirici, direttori d’orchestra e liutai “nostrani”, partendo dalla seconda metà del 1700 per arrivare fino ai nostri giorni.”

In questo volume di 180 pagine ci sono brani per pianoforte solo, pianoforte e voce, pianoforte e violino, flauto traverso, flauto-violoncello e pianoforte che rendono il lavoro piuttosto eterogeneo e di notevole interesse musicologico.

Materiale di spessore composto da musicisti di indubbio valore, degno di essere riscoperto.

Il volume può essere acquistato su www.capponieditore.it/catalogo/musicisti-piceni-tra-xviii-e-xxi-trascrizoni-originali/