NAUFRAGO

Verranno a cercarmi!
Sono certo che tutti si staranno chiedendo: “Quando torna a casa?”.
Quando decidi di prendere il largo, di andare all’avventura, lì, in quell’attimo sei solo, con il tuo cuore impaurito, ma fiducioso, che nulla potrà accaderti: nulla che tu non possa raccontare! Ma dentro, nel tuo animo, dentro il turbine delle tue solitudini, quante volte hai naufragato? Solo chi ama il tuo destino e la tua libertà, sarà sempre lì ad aspettarti, avrà cura di te e della tua barca e ti lascerà di nuovo libero verso nuovi naufragi dell’anima!

RITROVAMENTO

Ritrovata la dea Cupra. Ora rischia di giacere per qualche altro millennio in fondo al mare! Però intanto qualche foto l’ho fatta!

Trittico – Padre Antonio Monieri

Un caro amico un giorno mi ha detto: “Vorrei tanto che raccontassi a modo tuo la vita del mio padre spirituale!”… Così ho cominciato a prendere appunti e a buttare giù i primi schizzi… Ma siccome da un po’ di tempo le mie idee le scrivo o meglio, le racconto così da poterle fissare meglio nella mente, gli schizzi prendono immediatamente la forma desiderata. Nasce così un trittico…

…tre fasi salienti della vita di Padre Antonio Monieri: la famiglia e l’ordinazione nei Sacramentini; missione tra i lebbrosi in Africa e fondazione del SOS Missionario; la nascita di un luogo di accoglienza e meditazione: il Foyer.
Il trittico si compenetra in un unico quadro orizzontale.
Oggi Padre Monieri ha 94 anni e questo è un omaggio al suo carisma, all’amore per Cristo e all’amore per quell’umanità dimenticata, a cui egli stesso ha voluto restituire salute, dignità e ACQUA, senza sradicarli dal proprio luogo di origine.

 

ATTRAVERSO

Mostra collettiva itinerante tra le rue e le nicchie della città di Ascoli, all’interno del progetto “L’altro Francesco”, il cui tema si ispira al Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi. (Ideato da Carlo Bachetti e Alessandra Morelli – Coordinazione, logistica e allestimento di NOW contemporary art association

MARCO ZAINI “ATTRAVERSO”
pittura su tavola multistrato – tinte x legno, imprimitura nera acrilica, pigmenti cm.80×80

Una luce dietro l’orizzonte della storia, una luce intima, calda e amica, come un nuovo Sole o una nuova Luna.
Ci permette di dare un nome ad ogni cosa.
Questi luoghi ormai familiari sono stati attraversati da una grazia.
Un Santo li ha calpestati, li ha guardati, li ha amati, un Santo che ha portato la parola di libertà e lo sguardo amorevole di Cristo, ma ha portato con sé anche la sua miseria di uomo che non possiede nulla…
La corona di spine simboleggia l’amore di Francesco per Cristo al punto che egli stesso porterà su di sé i segni della crocefissione.
Le montagne che ci separano dal luogo in cui nacque questa stella della Fede, non sono più confine, muro, ma diventano la porta di accesso di un nuovo potere, né della Chiesa, né dell’Impero, ma della carità.
Non è un caso che questi monti facciano da corona alla nostra splendida città, una montagna che è luogo del mistero e dell’insondabile, luogo di fede e magia, di santi e sibille, via di tesori naturali, ricchezza di acqua e di sale, testa e cuore della valle.
Da quel dì Ascoli ha avuto una luce da seguire. Le mani di Francesco son divenute sostegno e operosità, la sua voce ci ha donato ali per volare liberi e i suoi occhi una pace dell’anima e un amore da imitare.
Mai nella nostra storia era piovuta tanta grazia in così tanta umiltà.
Dopo i vescovi-conti non si sapeva più cosa volessero dire castità, povertà e obbedienza e cioè cosa fosse la Fede in Cristo.
Attraverso il suo cuore e il suo sguardo, attraverso la sua parola e il suo Cantico, attraverso le sue mani, Francesco ci mostra la nostra città così com’era agli albori, ciò che egli stesso vide e che egli stesso amò.
Oggi continuano a volare gli aironi sui nostri fiumi, sotto i nostri ponti e vedo in loro un dono, qualcosa che ci è stato lasciato in eredità…ed ho pensato a Francesco e alle sue parole semplici di una terra sorella e madre e non è un caso che il quadro abbia questo tono “terroso”: terroso è il saio di Francesco, terrosi siamo noi che torneremo polvere e terra…terra sorella e madre!
Attraverso la terra tutto ciò che occorre per vivere e per lodare Dio della bellezza.

Marco Zaini, luglio 2015