Allestimento mostra fotografica “L’Archivio Coppola, Tarquini, Cavicchioni”

Finanziato e promosso da
ENEL e Ministero dei Beni e le Attività Culturali – ASAP

Catalogazione, selezione lastre e foto originali, percorso mostra
Maria Rita Fiori


Progetto allestimento e realizzazione
Sabino Papagna, Marco Zaini, Maria Rita Fiori


Art director, progetto manifesto, cartoline e Annullo Filatelico
Marco Zaini

 

Assieme a Sabino Papagna e Maria Rita Fiori, dell’ASAP, fu stabilito un percorso mostra che doveva tenere conto della successione cronologica dei tre Archivi, ma soprattutto dei soggetti ritratti nelle foto. Create tre sezioni ci siamo trovati davanti il lavoro più difficile: selezionare le immagini più interessanti da poter riportare in stampa.
Molte immagini erano state scansionate con un finanziamento dell’Enel, per alcune lastre ho dovuto provvedere alla scansione e elaborazione personalmente. Impresa non di poco conto, vista la delicatezza delle gelatine e la dimensione considerevole delle lastre di vetro. Per l’esposizione abbiamo pensato e fatto realizzare per le pareti, 7 pannelli di plexiglass trasparente cm.190 x 100, su cui apporre le stampe e ogni stampa montata su cartoncino passepartout murillo di colore diverso a seconda della sezione di appartenenza.
Per le bacheche  abbiamo fatto realizzare 3 espositori in plexiglass bianco cm.172 x 70 x  8 di altezza, da inserire all’interno, appositamente flesso in modo da agevolare la visione delle lastre fotografiche originali (quasi tutte in vetro) .

Pannello esplicativo (Maria Rita Fiori)

L’Archivio fotografico Cavicchioni, conservato presso l’Archivio di Stato di Ascoli Piceno, è costituito da un congruo numero di lastre fotografiche di vetro di vario formato e negativi fotografici su pellicola. Testimonia l’attività di uno studio fotografico aperto ad Ascoli Piceno, da Bito Coppola, in Corso Mazzini, prima della Grande Guerra.
Allo scoppio del conflitto mondiale, il fotografo partì per la guerra e lasciò l’attività ad un giovanissimo Gioacchino Tarquini.
Nel 1938, lo studio fotografico si trasferì in Corso Mazzini 177, dove – sulla cornice di un espositore ancora oggi utilizzato – si legge “STUDIO COPPOLA di G.TARQUINI”.
Al Tarquini subentrò il fotografo Fernando Cavicchioni, fino alla chiusura dell’attività negli anni Ottanta.
Il materiale fotografico è stato acquistato nel 2001 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali su proposta di Stefano Cavicchioni, figlio del fotografo Fernando, con lo scopo di essere conservato presso l’Archivio di Stato, in quanto la maggior parte dei negativi testimoniano l’attività dell’UNES-ENEL nel processo di elettrificazione delle Marche.
Si tratta di immagini, che vanno dalla fine degli anni Venti alla metà degli anni Settanta del XX secolo. Purtroppo si sono perse le tracce delle lastre precedenti a tale periodo.
L’estrema deperibilità del materiale fotografico non può consentirne la consultazione, ma alcune lastre sono state scansionate per ottenerne una stampa digitale e alcune foto sono state donate dallo stesso Stefano Cavicchioni, in modo da avere del materiale utilizzabile in occasione di mostre e manifestazioni, come accaduto, nell’aprile del 2006, presso lo stesso Archivio di Stato, con la mostra fotografica  Impianti idroelettrici delle Marche nelle immagini di un fotografo ascolano. L’Archivio Coppola, Tarquini, Cavicchioni e – nel giugno dello stesso anno – nella Centrale di Capodiponte, per l’evento Centrali aperte.

L’esposizione del 2006, nata dalla collaborazione dell’Archivio di Stato con la sezione Enel di Ascoli Piceno, era suddivisa in tre sezioni:

Le architetture. Dighe e centrali, con fotografie di alcuni impianti costruiti a partire dagli anni Venti del secolo scorso;

Le macchine, con immagini relative all’apparato tecnologico un tempo in uso;

Gli uomini, con istantanee che illustravano, sia il lavoro all’interno degli impianti, che le attività sociali e ricreative promosse dall’azienda Unes.

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